Back to black
Ieri sono tornata nel tuo vecchio scantinato,
quello dove eri solito rifugiarti per dipingere i tuoi quadri.
Ricordo ancora la prima volta che mi ci hai portato, era pieno di tele e cavalletti e le casse piene di tempere posizionate qua e là, senza un ordine preciso.
Eri fatto così: nel disordine, trovavi sempre ciò di cui avevi bisogno.
Nel disordine esprimevi la tua arte.
Ricordo anche il tuo prezioso giradischi d’epoca, con il solito 78 giri di Sinatra che non toglievi mai perchè era d’aiuto per la tua ispirazione.
Ricordo i ritratti che mi hai fatto, le ore di posa infinite e tuoi sorrisi sinceri quando mi ripetevi che con me non esisteva più il nero nella tua vita.
Da quando ci siamo conosciuti, il nero era un colore che non usavi mai.
Sono passati anni, troppi.
E qui, ora, tutto è cambiato.
Lo scantinato non ha più i tuoi colori,
i tuoi vinili, la tua arte.
Non ha più te.
Tutto è consumato, vecchio, sbiadito.
Da quando non ci sei più, tutto il nero che insieme abbiamo cancellato in gioventù,
ora è tornato di nuovo.
Ma i nostri ricordi, prometto, li conserverò a colori.