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Gigliola De feo: il seme del talento

Interprete di cinema, teatro e TV, Gigliola De Feo è attrice e insegnante di talento, entrata nelle case degli italiani come coprotagonista di Un posto al sole e 7 vite o come opinionista in Chiambretti c’è. Vincitrice del Premio della critica al 56° Festival Internazionale del Cinema di Salerno come attrice protagonista del film Cosí x caso e al Festival dello Spettacolo di Sorrento come attrice protagonista della commedia teatrale Piccoli crimini, ha trovato, tra i mille impegni, il tempo di condividere con La Testata – Testa l’informazione passioni e progetti che le stanno a cuore.

Parlaci un po’ di te, della tua formazione.

“La mia formazione artistica è iniziata a ventitré anni, subito dopo essermi laureata con lode in Scienze Politiche. Sono stata allieva di Giulio Scarpati, ho studiato recitazione con lui presso la scuola che dirigeva a Roma, Professione Cinema, e una volta terminato il mio percorso sono diventata sua assistente. I sette anni spesi come suo braccio destro sono stati molto formativi, forse perfino di più di quando frequentavo la scuola, perché ho continuato a imparare anche dall’altro lato della cattedra. E nel frattempo, recitavo.”

Hai un ricordo di quel periodo che ti è particolarmente caro?

“Non ne ho uno in particolare, sono stati tutti anni preziosi per la mia crescita professionale e umana. Sono molto grata a Giulio perché non solo mi ha insegnato tutto quello che so fare come attrice, ma mi ha anche istruita su come si sta dietro una macchina da presa. Il fatto che io oggi abbia una mia scuola di recitazione, La Falegnameria dell’Attore, che esiste a Napoli da quasi sei anni, è una conquista che ho potuto raggiungere proprio grazie a lui.”

Oltre ad avere una forte presenza scenica, hai anche una bellissima voce. Hai mai pensato di prestarti a lavori di doppiaggio?

“Grazie per il bel complimento. Modestia a parte, so di avere forte presenza scenica. In parte l’ho acquisita con il tempo e con l’allenamento, in parte è un dono. Ognuno di noi ha una propensione per qualcosa, ma la regola è uguale per tutti i mestieri: bisogna lavorare sodo. Io credo profondamente nella formazione in ogni campo. Poi, certo, devi anche esserci portato. Al doppiaggio, invece, non ho mai pensato. Ti ringrazio per l’idea, la terrò presente.”

In che modo credi si possano avvicinare i più giovani alla recitazione?

“Non credo si debba farlo, per quanto la recitazione aiuti a raggiungere maggiore consapevolezza e, quindi, andrebbe appresa a prescindere dalla volontà di diventare attori di professione. Credo che sia la scuola a doversi avvicinare di più al teatro. Qualche anno fa c’era un disegno di legge relativo all’insegnamento obbligatorio del teatro. Ecco, questo andrebbe fatto, dando a chi fa teatro la possibilità di insegnare la materia teatrale, non ai professori che sarebbero poi costretti a improvvisare su cose che non gli competono.”

Cosa ha spinto te, invece, nel mondo dell’arte?

“Non c’è stato un evento particolare. Sono nata così. Da piccola dicevo che volevo fare l’attrice. I bambini spesso cambiano idea, ma io mai. Stando ai racconti dei miei genitori, ho sempre detto: “Da grande farò l’attrice”. Il palcoscenico è sempre stato, ed è tuttora, il posto dove io mi sento meglio.”

Oltre ad avere studiato recitazione, hai detto che sei laureata in Scienze Politiche. Hai trovato un modo di conciliare questi due interessi?

“Certo. Le cose apprese a Scienze Politiche mi sono servite nel lavoro artistico: lo studio del diritto mi ha aiutato ad acquisire il dono della sintesi, l’esercizio mnemonico – molto utile nel mestiere di attore – e poi la semplice estensione dei miei orizzonti mentali, anche questo fondamentale. Sono anche giornalista pubblicista, iscritta all’Ordine della Campania, perché sono attratta a 360° da tutto ciò che implica comunicazione e cultura. La coscienza politica e la coscienza artistica ne fanno certamente parte. Anzi, secondo me non possono essere scisse.”

Di Claudia Moschetti

 

La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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