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Baduy Magicland

di Lisa Scartozzi

«Se stai cercando un arricchimento culturale e un po’ di beata solitudine, questo è il posto perfetto per te. È meglio girare con una guida, soprattutto se sei solo. Non perché siano pericolosi, giusto per precauzione»
TripAdvisor

Immagina di svegliarti la mattina ed essere osservato da un gruppo di turisti, sbalorditi nel vederti aprire gli occhi e sbadigliare. Immagina di vederli con l’obiettivo in mano pronti a catturarti mentre ti infili le ciabatte o semplicemente mentre sei impegnato a guardarli. Immagina di sentirli borbottare, ridere o porsi delle domande, tipo: “ma fa sempre così?”, “sapete se a fine giornata posso comprare delle calamite?!”

Subito dopo andare in bagno, essere seguito con tanto di guida che urla: “adesso, cari signori, ci spostiamo verso la toilette!” E così via…

Ti piacerebbe come sensazione? Molto probabilmente no, eppure da oggi è possibile farlo! No, non mi riferisco al Grande Fratello e di nuovo no, questa volta non sarai tu ad essere il divo, chiaro? Sto parlando del “Baduy Tour”! In compenso però, avrai comunque modo di partecipare a quest’iniziativa munendoti di scarpe da trekking, cappellino con visiera, macchina fotografica e tanta voglia di scoprire!

Ah, dimenticavo…ti servirà anche un biglietto aereo per l’Indonesia, ovviamente!

Infatti, per un massimo di tre giorni, è possibile visitare presso l’isola di Giava questa tribù quasi totalmente isolata e, per certi versi, sottosviluppata. Le condizioni in cui i Baduy vivevano, fino a qualche decennio fa, erano quelle di un qualsiasi gruppo etnico autoctono e primitivo: senza luce, case, telefono e fuoco. Almeno fino a quando non vennero scoperti da un gruppo di uomini più avanzati dal punto di vista tecnologico. Così furono fermati, e venne loro spiegato che il resto del mondo era diverso. Oggi la loro casa è un museo a cielo aperto.

I Baduy sono divisi in due gruppi distinti: il primo è formato dalle comunità che risiedono nell’area nota come Baduy Luar (=al di fuori di), costituita da 22 villaggi. Le comunità che formano Baduy Luar creano una barriera per il mondo esterno per le 40 famiglie che vivono nell’area nota come Baduy Dalam (=in), il vero cuore della tribù. L’unico modo per raggiungere questi villaggi è di camminare per ore lungo i sentieri fangosi attraverso la campagna.

La visita consiste esattamente nella condivisione dei pasti e delle abitudini della tribù, per entrare a stretto contatto con la cultura nativa di questo angolo di mondo. Sarà possibile dialogare con i bambini del villaggio, scoprire i loro vestiti tipici, i loro cibi speziati e molto altro.

Si tratta di una tribù assolutamente accogliente e disponibile a mostrarsi senza filtri in ogni momento. Dunque, che aspetti? Corri a visitare la magica terra dell’uomo addormentato…

La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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