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“TimeTravel_0” l’incredibile storia di John Titor

Di Francesco Ferdinando Veneruso

Tornare indietro e poter aggiustare le cose” chi non ha mai sognato di poter fare una cosa del genere? Da anni i viaggi nel tempo stuzzicano l’immaginario di noi esseri umani, che ci sentiamo così tecnologicamente evoluti da avanzare pretese fantascientifiche, che possano colmare tutti quei sogni, che anni di cinema e letteratura hanno nutrito e consolidato.

Tutti noi abbiamo senza dubbio masticato la trilogia di Ritorno al Futuro, ragionando su quanto possa essere strano conoscere i propri genitori da adolescenti e quanto sia cool lo skateboard volante di Marty McFly.

Tuttavia, non tutti conoscono la storia del soldato statunitense di nome John Titor, nato a Tampa nel 1999 che, reclutato dal governo americano per una missione speciale, fu spedito indietro nel tempo per recuperare un esemplare di IBM 5100, che suo nonno, ingegnere, aveva assemblato.

John Titor è, in realtà, lo pseudonimo utilizzato, da una o più persone, tra il 2000 e il 2002, per scrivere su vari forum ad accesso libero, e convincere le persone di questa incredibile storia.

Il primo post attribuibile a Titor, con il nickname di TimeTravel_0, apparve il 2 novembre 2000 sul forum del Time Travel Institute (un gruppo di appassionati sul tema dei viaggi temporali). Egli continuò a lungo a scrivere post, che infervorarono la comunità scientifica e gli amanti della fantascienza.

John affermò che i computer IBM 5100, avessero delle capacità speciali non rivelate dalla IBM e che per questo il suo compito era quello di recuperarne un esemplare dal passato. Titor disse anche che l’interpretazione “multiverso” del modello Everett-Wheeler della fisica quantistica è corretta e che nel 2004 sarebbe scoppiata una guerra civile in America e che nel 2009 una guerra mondiale che avrebbe portato a 3 miliardi di morti.

Ovviamente il nostro crononauta, ebbe anche il tempo per visitare la sua famiglia e il suo “sé” più giovane, nel corso del 21esimo secolo. Nell’ultimo post che TimeTravel_0 lasciò al suo pubblico egli annunciò il suo ritorno al futuro e sparì in una nube di mistero.

La storia però non terminò qui, infatti il 21 marzo del 2004 apparvero nuovi post, da un nuovo viaggiatore di nome TimeTravel_1, che annunciò la morte di John Titor e l’esito positivo della sua missione.

Nonostante il 30 marzo dello stesso 2004, un uomo di nome Samson Rodriguez affermò di aver inventato tutto e ammise che la vicenda di Titor era un falso, questa storia è rimasta impressa nella mente di tutti, tanto che numerosi studiosi, tra cui ad esempio il dottor Robert Brown, fisico all’università Duke, hanno analizzato le varie spiegazioni che Titor concedeva ai suoi lettori, circa i suoi viaggi spazio-temporali.

Anche se mai sapremo la vera identità che si cela dietro TimeTravel_0, sappiamo che le informazioni, così dettagliate e verosimili, sono state tratte dalla foltissima letteratura fantascientifica, che sull’argomento ha sempre generato un gran numero di opere e scritti, quali ad esempio Addio, Babilonia di Pat Frank e il saggio Iperspazio (Hyperspace) di Michio Kaku.

Questa storia ha poi a sua volta ispirato opere artistiche sul tema, come ad esempio l’anime Steins; Gate : una visual novel, dove uno scienziato, Rintaro Okabe, inventa una macchina capace di spedire nel passato delle mail. Okabe, insieme al suo team di “scienziati”, si mette in contatto su un forum con John Titor, il quale si rivela al protagonista mostrandogli la sua macchina del tempo.

Triste specchio della nostra cultura credulona” ha commentato lo stesso Brown, dopo aver dimostrato come si sia trattato di un semplice scherzo, molto adeguatamente architettato. Oggi però sappiamo che vi è una sottile linea di confine tra il credere e il sognare e che oltrepassarla può essere rischioso.

Eppure è un gioco così bello che vale la pena correre il rischio.

La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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