“In piedi, signori, davanti ad una Donna”
di Martina Casentini
Iniziata lo scorso 29 luglio, si terrà fino al 5 agosto a Vico Equense l’ottava edizione del Social World Film Festival, mostra internazionale dedita interamente all’uso sociale del mezzo cinematografico, che punta ad unire la passione – soprattutto giovanile – per il cinema, con temi di rilevanza sociale.
Se i famosi Payne fund studies sul finire degli anni venti hanno dimostrato la forte influenza del cinema sugli atteggiamenti e sui comportamenti di bambini e adolescenti nei confronti di gruppi e categorie visti su pellicola, allora perché non usare quest’influenza in modo positivo? Cercando, cioè, di stimolare all’accettazione e alla comprensione di chi appare diverso da noi? Il festival sembra avere proprio questo obiettivo.
Il tema di quest’anno è Passione. Sentimento, sensazione, sacrificio. Numerose sono le anteprime, i documentari e i film d’animazione, lunghi e cortometraggi che verranno proiettati in occasione dell’evento. Tra i più acclamati, un lungometraggio animato firmato Disney: Coco, emblema dell’amore familiare che sa andare oltre qualsiasi limite di spazio e di tempo. Numerose saranno, inoltre, le possibilità per giovani autori di incontrare professionisti del settore e di mostrare i loro primi lavori.
Principali protagoniste femminili di quest’edizione sono state e saranno Katherine Kelly Lang, la famosa Brooke Logan della soap opera americana Beautiful; Stefania Sandrelli, che verrà nominata Ambasciatrice del festival nel mondo; e Sophia Loren, emblema del cinema italiano e non solo, alla quale è dedicato il manifesto dell’evento. Presidente del tutto è Claudia Cardinale.
Interamente dedicata alla violenza di genere la giornata da poco conclusasi del 31 luglio prende piede sulla scia del progetto Contro ogni genere di violenza… contro la violenza di genere, in ambito del quale è stato bandito il concorso No alla Violenza 2018 (ambito territoriale n° 33, Napoli), in collaborazione con il Consorzio Confini e al quale hanno partecipato alcune classi di scuole superiori sorrentine. Il concorso aveva per oggetto la realizzazione di un cortometraggio teso alla rappresentazione della violenza di genere ((Non) è colpa mia, una storia di coraggio)alle modalità con cui gli studenti vogliono o vorrebbero combatterla.
Vincitore del contest è il cortometraggio ideato dalla classe II G del liceo linguistico Publio Virgilio Marone di Meta di Sorrento, del quale hanno partecipato anche altre due classi. A premiare il gruppo sono state le dottoresse del Centro Antiviolenza e il vicesindaco di Vico Equense.
Gli alunni, con l’aiuto e l’appoggio dalle professoresse Lucia Gargiulo e Carmela Sicignano, hanno rappresentato la violenza sulle donne attraverso un contrasto tra videogame e vita reale. Il messaggio che hanno voluto lanciare è molto forte: in un mondo dove gli adolescenti, ormai vittime della tecnologia, pensano che sia possibile premere il tasto Reset anche nella vita reale, Roberto si rende conto che non è affatto così. E se ne accorge nel peggiore dei modi possibili: quando lui fa del male a Marta, si accorge troppo tardi che i lividi non possono essere cancellati da un semplice tasto sul telecomando e, come ognuno dei tre cuori rossi dietro allo schermo che sono caduti in pezzi, così anche il cuore di Marta non ce la fa più a rimanere intatto.
La professoressa Sicignano, in collaborazione con i colleghi Lucia Gargiulo, Angela De Rosa, Giovanni Ruggiero e Luis Manuel Grimaldi durante l’A.S. 2016/2017 hanno lanciato, nel contesto della sede scolastica suddetta, il progetto La consapevolezza della legalità con l’obiettivo di educare i giovani verso il rispetto dei diritti umani. Nei vari incontri organizzati sono stati trattati temi come la prevenzione del tumore, i metodi di contraccezione e il problema delle dipendenze, e sono state ospitate anche testimonianze reali di numerose donne vittime di violenza.
Così, in un ambiente scolastico nazionale in cui spesso si pensa che i docenti non vogliano far altro che i professori dietro ad una cattedra, Carmela Sicignano è una donna che vuole portare i suoi alunni verso la comprensione di ciò che avviene anche lontano dai banchi di scuola: “Penso che sia importante mettersi in gioco per sensibilizzare i giovani” dice la professoressa in un’ intervista su Giovani e cultura, dove racconta del suo obiettivo di dare ai suoi ragazzi un’educazione che esca anche fuori dai libri di testo e che diventi il più possibile reale.
Ed è proprio nell’ambito di questo progetto che è stato realizzato il cortometraggio vincitore del contest.
Con gli stessi obiettivi, è stato inoltre creato su una parete dell’edificio scolastico un murale dal titolo Non tacete! (foto), dedicato a tutte quelle donne vittime di violenza che, purtroppo, non ce l’hanno fatta. Accanto a questo, riposano le famose parole di William Shakespeare e con le quali scelgo di concludere questo articolo:
Per tutte le violenze consumate su di Lei
Per tutte le umiliazioni che ha subito
Per il suo corpo che avete sfruttato
Per la sua intelligenza che avete calpestato
Per l’ignoranza in cui l’avete lasciata
Per la libertà che le avete negato
Per la bocca che le avete tappato
Per le ali che le avete tagliato
Per tutto questo:
in piedi, signori, davanti ad una Donna!
In piedi, signori, davanti ad una donna!