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Poetry slam, che la battaglia abbia inizio

di Raffaele Iorio

Il poetry slam è una competizione poetica che ricorda le battaglie rap dei locali d’America. Nata nella Chicago degli anni Ottanta, oggi è diffusa su scala internazionale.

L’immagino più o meno così: luci soffuse e una voce rauca decanta i suoi versi. Il pubblico ammutolisce per poi, improvvisamente, sorridere tra una pausa e l’altra, vedendo il declamatore mangiare una cucchiaiata dell’ottimo dolce sul tavolo a fianco. È risaputo, per lui uno dei pochi sorrisi di una vita triste è la carezza al palato di un buon pasticcino o qualsiasi altra pasta. Così s’appresta a chiudere: «E il naufragar m’è dolce in questo mare».

Ci penso spesso: come sarebbe incontrare i poeti o gli artisti che hanno reso grande il mondo? Avere la possibilità di ascoltare la voce di uno di loro decantare una bella poesia? Consolati dall’affermazione “forse è meglio così”, oggi abbiamo la possibilità di sentire dal vivo la magia delle loro parole. Tutto questo grazie anche al poetry slam.

Ideato nel 1984 dall’ ex operaio e poeta Marc Smith, che l’ha riproposto in uno dei locali della sua Chicago, lo slam ha come obiettivo riavvicinare il pubblico al mondo della poesia. Macchiarsi del contatto con i fruitori, senza chiudersi in un’aura di misticismo fatato. Tutto ricorda le battaglie rap dei locali americani, e la libertà di esprimersi accomuna le due forme d’arte.

Poco alla volta lo slam ha cominciato a diffondersi lungo tutto il suolo americano, coinvolgendo città come New York e San Francisco e, al giorno d’oggi, si è sviluppato anche in Europa.

Nel 2001, invece, la competizione sbarca in Italia grazie all’azione di Lello Voce che la ripropone all’interno del Festival Romapoesie e successivamente, nel 2013, verrà creata la Lega Italiana Poetry Slam (LIPS). Ad Oggi, dopo un processo di transito, lo slam italiano della LIPS si differenzia per organizzazione dal classico poetry slam, pur condividendo lo stesso scopo: valorizzare la poesia.

Ma quali sono le regole che disciplinano gli eventi dello slam Italia? Per raccontarlo ho chiesto aiuto alla poetessa Carla Abenante.

Ogni evento, ci racconta, è disciplinato dal maestro di cerimonia che decide le regole attenendosi a due varianti:

  • Eliminazione diretta tra due poeti scelti con bussolotto segreto.
  • Ascolto di tutti i poeti con votazione fino a tre serie; dalla somma dei voti si procederà fino a che si avranno i tre finalisti.

Il vincitore, infine, potrà partecipare alla finale di Milano e quest’ ultimo sarà inserito poi, a sua volta, nella finale europea.

Tempo massimo per decantare le poesie: tre minuti.

“Importante è che in ogni gara ci sia la diffusione della poesia e soprattutto la scoperta di nuovi talenti, spesso giovani, ma anche anziani. La poesia è un viaggio nella sensibilità dell’anima attraverso la parola scritta”.

Questo è l’invito di Carla.

Ai lettori interessati rinvio, per informazioni, al sito della LIPS per conoscere tutti gli eventi organizzati nella propria città. Chissà, forse tra voi c’è già un grande poeta che non vede l’ora di farsi ascoltare.

 

 

 

La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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