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Scherma: il braccio non armato nei duelli

Nel corso dei duelli clandestini il braccio non armato reggeva una lampada al di sopra della testa del
contendente per fare luce sul luogo dell’incontro. In battaglia e nei duelli, invece, impugnava un piccolo
scudo oppure un pugnale per infilzare l’avversario quando si giungeva a misura ridotta e le spade erano
incastrate al di sopra o al di sotto della guardia dei combattenti o avevano superato il corpo dell’avversario.
In entrambi i casi erano inutilizzabili per sferrare il colpo.

In epoche più recenti è comune osservare il braccio non armato piegato e nascosto dietro il busto, al fine di sottrarre bersaglio all’avversario. Tale posizione si rivela tuttavia scomoda per mancanza di equilibrio al momento dell’attacco, per cui, specie nella scherma sportiva, il braccio non armato viene lasciato libero di assumere la posizione più congrua al momento dell’assalto, contribuendo così a movimenti più fluidi e in equilibrio.

La Redazione

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