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Mel Brooks e l’arte della parodia

Cosa intendiamo per “parodia”?

Quando parliamo di parodia intendiamo una semplice imitazione farsesca di un personaggio o di uno stile.

Ma qual è il livello in cui supera le normali attese e diventa una forma artistica a sé stante?

A questa domanda può rispondere solamente un genio della comicità come Mel Brooks, poiché ha dato la giusta dignità al genere parodico, è riuscito a rivisitare il cinema hollywoodiano con una brillantezza e un’intelligenza tali da creare dei veri e propri capolavori.

Brooks è uno dei pochi esempi viventi in cui una risata può davvero allungare la vita: fin da piccolo utilizza la comicità come arma difensiva contro i bulli che lo prendono in giro, a causa della sua bassa statura e della sua fede ebraica.

Inoltre, durante la Seconda Guerra Mondiale, milita nell’esercito ma, più che per le sue doti militari, viene ricordato specialmente per intrattenere i suoi compagni con gag e scenette esilaranti!

L’arte della parodia assume una forma alta, alimentata dall’amore che lo stesso Brooks prova per determinati film o generi. Con Mezzogiorno e mezzo di fuoco tocca i classici del cinema western, Alta tensione i film hitchcockiani, Balle Spaziali la saga di Star Wars e il genere fantascientifico…e come non ricordare uno dei suoi film più importanti, Frankenstein Junior, in cui rende omaggio a quel cinema horror tipico degli anni Venti.

 

Grazie anche alla collaborazione con attori come Gene Wilder (anche cosceneggiatore dei primi film) o Marty Fieldman, Brooks riesce a creare uno stile comico unico sviluppato, a suo stesso dire, da “la capacità di osservare una realtà anche non piacevole e deformarla sotto la lente della risata”.

 

 P.S. Sapevate che la casa di produzione da lui creata, la Brooksfilm, ha prodotto due capolavori come The Elephant Man di Lynch e La mosca di Cronenberg?

 

Hedley Lamarr: La mia mente è un torrente vorticoso, che trabocca cascate di idee in una grandiosa apoteosi di alternative creative.

Taggart: Quanta poesia, mister Lamarr! Lei sa usare la lingua meglio di una zoccola da venti dollari! (Mezzogiorno e mezzo di fuoco)

 

Inga: Lupo ulula…

Frederick Frankenstein: Lupo “ululà”?

Igor: Là.

Frederick Frankenstein: Cosa?

Igor: Lupo ululà e castello ululì.

Frederick Frankenstein: Ma come diavolo parli? (Frankenstein Junior)

 

[Dopo aver disseppellito un cadavere]

Frederick Frankenstein: Che lavoro schifoso!

Igor: Potrebbe esser peggio.

Frederick Frankenstein: E come?!

Igor: Potrebbe piovere!

[comincia a piovere a dirotto]. (Frankenstein Junior)

 

Inga: In altre parole le vene, i piedi, le mani, tutti gli organi dovrebbero essere ingranditi.

Frederick Frankenstein: Esatto.

Inga: Allora avrebbe un enorme schwanzstück!

Frederick Frankenstein: Questo è evidente.

Inga: Oooh…

Igor: Diventerà molto popolare. (Frankenstein Junior)

 

Che lo Sforzo sia con te! (Balle Spaziali)

 

 Didascalia e illustrazione di Francesco Siliberto

 

La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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