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Bon anniversaire, Tintin!

Il coraggioso reporter dal ciuffo rosso, nato dalla matita visionaria di Hergé, compie 91 anni.

“Se mi sono messo a viaggiare non è stato solamente per vedere nuovi paesaggi o per documentarmi, ma per scoprire altri modelli di vita, altri modi di pensare: insomma, per allargare la mia visione del mondo.”

Era il 10 gennaio 1929 quando il primo episodio della saga Les Aventures de Tintin venne pubblicato sul quotidiano Le Petit Vingtième. Ventiquattro storie che si dipanano per il mondo, nel contesto storico del XX secolo. L’ultima, Tintin et l’Alph-Art, rimasta incompiuta dalla morte dell’illustratore belga, avvenuta nel 1983.

Dalla Russia sovietica allo sbarco sulla luna, le misteriose avventure del giornalista e del suo fido cane Milù hanno alimentato la curiosità e la fantasia di numerose generazioni di lettori.

L’aria un po’ naif, il fascino delle sue storie e lo stile limpido e distintivo delle tavole, fanno del ciuffo ribelle l’antesignano della scuola fumettistica franco-belga. Elementi semplici che ne hanno sancito una popolarità rimasta immutata in tutti questi anni.

Ecco il motivo di questa illustrazione con note noir, ad omaggiare le sue 91 candeline. Perché tutti vorremmo essere Tintin, viverne le avventure e viaggiare in giro per il mondo. Tutti, persino il suo papà. Quell’ Hergé, all’anagrafe Georges Prosper Remi, dall’infanzia anonima e la personalità complessa che ne hanno forgiato creatività e voglia di evadere dalla monotonia della vita di tutti i giorni.

“Mi sentivo mediocre e vedo la mia giovinezza come una cosa grigia, grigia.”

Quanto ti sbagliavi, Hergé.

 

Simone Passaro

Simone Passaro

Mi chiamo Simone Passaro e ho trentadue anni ma il dato è in continuo aggiornamento. Arrivato primo ad un concorso per sosia di Roy Paci, ho una controfigura che disegna al posto mio. Su di me Wikipedia dice: “la ricerca non ha prodotto risultati”.
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