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‘O vuliss nu pour toi?

Il napoletano è una lingua complessa, ironica per certi versi e ci lascia sbalorditi per la sua “complessa semplicità”.

Quasi ogni termine si può collegare alla lingua italiana e bene o male capirne il senso, ma se vi dicessi purtuàllo cosa vi verrebbe in mente?

Il purtuallo è il modo in cui i napoletani, nel corso dei secoli, hanno battezzato le arance.

Questo gustoso frutto invernale è sempre stato presente sulle tavole partenopee allietando il dopo pranzo oppure il dopo cena.

La storia più diffusa ci spiega che è di origine francese.

Durante la dominazione francese, i soldati erano soliti distribuire gratuitamente le arance al popolo con un gentile “pour toi” d’accompagnamento ed il popolo, aspettando il proprio turno, avrebbe urlato: “stann arrivann i purtuall”

Nella seconda versione, troviamo sempre i francesi che, durante la dominazione, acquistavano le arance dal Portogallo. Arrivate nel porto di Napoli, gli abitanti avrebbero dato al frutto il nome dialettale della terra di provenienza: portogallo = portuallo.

L’ultima origine del nome deriva da “portuale” dato che questi frutti venivano scaricati tramite il porto. portuale = purtualle, purtualle = purtuall.

Non possiamo sapere la vera origine del nome dato che ognuno narrerà sempre la sua, ma la cosa certa è che questo delizioso frutto imbandirà sempre le tavole di tutte le famiglie napoletane deliziandoci con il suo gustoso sapore.

La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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