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Il decennio dei cinecomics

Per molti questi film sono un’accozzaglia di tamarrate e niente più. Per altri sono dei capolavori.
Io di una cosa sono convinto: i cinecomics, almeno per ora, sono la quint’essenza dell’eccesso.

I cinecomics sono un immenso panino farcito di fisici scolpiti, cazzotti, armature, armi, metallo, altre armi, armature più grosse, fisici ancora più grossi ricoperti da armature sempre più grosse. Il tutto innaffiato da colori sgargianti.
La ricetta non cambia, ma il panino cresce di anno in anno. Film dopo film, sempre più eccessivo, sempre più colorato. Aumentano i personaggi, ad ogni pellicola un nuovo Avenger che tanto c’è un bacino di 70’anni di storie a cui attingere e tu ti chiedi dove vogliano arrivare quelli della Marvel, come faranno a mantenere l’equilibrio di una trama se ad ogni film l’unica regola è aumentare e per poco non ti viene una vertigine per la paura che questo immenso mausoleo dell’intrattenimento crolli da un momento all’altro.
Per la pittura digitale che ho preparato in occasione dell’uscita di Endgame, ho cercato di seguire le medesime logiche. Qualcosa di esagerato, divertente, senza un senso vero e proprio e anche citazionista. Perché la citazione è finalizzata a se stessa e dunque è fatta solo per il piacere di essere fatta.

Alessandro Mastroserio

Alessandro Mastroserio

Alessandro Mastroserio, classe 1995, nasce a Napoli. Sviluppa sin da piccolo subito un’insana passione per il disegno, insana perché ne abusa durante le lezioni delle materie che non gli piacciono. Le cronache ricordano i giorni dei suoi colloqui al pari del terremoto dell’Aquila 2009. Frequenta la scuola Internazionale di Comics, tra il 2013 e il 2016 studiando sceneggiatura e disegno a fumetti. Il suo sogno è di pubblicare un giorno una sua storia, vi prego aiutatelo. Collabora col magazine da Settembre 2018
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