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Marocco: un immenso mercato all’aperto 

di Ilaria Arnone

Se aveste la possibilità di organizzare un viaggio, dove andreste? Dopo un tour di dieci giorni che ha previsto la visita di quattro città marocchine, non si può non consigliare questo affascinante Paese.

Tangeri

In tutto il Marocco, si avverte una forte influenza occidentale, dovuta alla colonizzazione dei Paesi stranieri: Tangeri sembra riportare particolarmente queste tracce di storia. Infatti, la presenza di grandi quartieri, come quello francese, spagnolo e italiano ne sono la prova.

Non a caso, la sua indipendenza dal Marocco durò circa trent’anni (dal 1923 al 1956), indipendenza durante la quale Tangeri fu nominata “Città internazionale” e fu governata da una commissione molto variegata: Francia, Spagna, Gran Bretagna, Italia ecc…

Posizionata di fronte lo stretto di Gibilterra, Tangeri offre degli scenari mozzafiato nei suoi punti più alti, dai quali si può ammirare uno spettacolo variegato: le moschee, il mercato, il mare e, se avete la fortuna di capitare lì in una giornata limpida, persino la Spagna.

Chefchaouen

Chefchaouen è una città situata nella regione di Tangeri-Tetouan-Al Hoceima ed è stato considerato un luogo sacro per diversi secoli, ma la cosa più importante da sapere su questa piccola città è che è quasi interamente di colore blu. Passeggiare lungo le sue strade è una vera e propria gioia per gli occhi: oltre all’azzurro che contraddistingue la città, entrano in contrasto una vastissima gamma di colori, come quello dei veli indossati dalle donne o dei vestiti arabeggianti esposti dai commercianti.

È ironico pensare che, durante i secoli, Chefchaouen era considerato un luogo sacro in cui non era consentita l’entrata degli stranieri. Ad oggi, oltre che per visitare la kasbah, sembrerebbe proprio la città perfetta per rilassarsi e fare shopping, infatti brulica di turisti provenienti da tutto il mondo.

Fès

Anche qui, come a Chefchaouen, vi è una commistione di elementi “sacri e profani”. Anche questa è considerata una città santa che, con i suoi monumenti, quali la Madrasa di Bou Inania e le varie Moschee, è una grande attrattiva per i musulmani, ma anche una delle mete favorite dai turisti grazie alla sua vitalità, accoglienza e il suo immenso mercato.

Fès riesce letteralmente a travolgerti con il suo grande mercato all’aperto: non ricordo di aver attraversato una strada, all’interno della Medina, ovvero il quartiere antico, in cui qualcuno non abbia cercato di fermarmi con l’intento di vendere i suoi prodotti (a detta loro, tutti rigorosamente fatti a mano).

Marrakech

Ho già parlato di Fès e dei suoi commercianti, dello shopping a Chefchaouen, ma attenzione: se siete di passaggio per Marrakech, non fatevi ingannare da tutti quelli che vi fermano per strada o nella famosissima piazza Jamaa El Fna, perché sembra che lì, più che in qualsiasi altra città da me visitata, abbiano la formidabile abilità di farti spendere soldi senza che tu te ne accorga.

Spettacolare è la vastissima gamma di odori e rumori all’interno di questa piazza: incantatori di serpenti, cartomanti, negozi di spezie di tutti i tipi, per non parlare dell’esposizione della carne di mucca e di capra nelle bancarelle, pronti per essere serviti a tavola. Marrakech passò tra le mani di diverse popolazioni che arricchirono di volta in volta la città: è grazie alla dinastia Sa’dide che possiamo godere delle tombe Sa’diane, suggestive e affascinanti allo stesso tempo, e delle rovine del palazzo El Badi, in cui si respira l’antichità di un luogo ormai in decadenza, ma che mantiene la sua maestosità.

Un’esperienza senza precedenti, all’insegna di luoghi permeati di religiosità ma in cui, al tempo stesso, si ha una grande apertura e accoglienza nei confronti dello straniero. Il Marocco è questo e molto altro: provare per credere!

 

Foto di Davide Cacciato

 

 

 

La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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