Extra

Cammina cammina: vesuviana

di Federica Auricchio

Tutti i giorni lo stesso tragitto, Sarno-Napoli, un’ora e dieci minuti di vesuviana. Qualche fermata dopo la mia sale sempre Aurora, siede di fronte a me.

Mi sorride, le sorrido, non parliamo mai, non abbiamo mai parlato.

Lei era amica di Maria. Mi sorrideva, le sorridevo. Come ora, un’abitudine che non è mai passata. Loro iniziavano a chiacchierare, delle lezioni, dei loro sogni, dei loro amici. Io mi limitavo ad ascoltarle, in silenzio.

Provavo ad essere invisibile.

Un’insolita massa di persone ostruisce il passaggio, forse ci saranno i controlli ai tornelli. Aurora qualche passo più avanti stringe i pugni.

Cerco di districarmi dalla massa. Ecco. Tre uomini aiutano un ragazzo in carrozzina a scendere le scale.

Eh no, qui l’ascensore non esiste, se non puoi usare le scale devi solo sperare che qualcuno di buon cuore ti aiuti.

Così da sottolineare ancora di più l’autonomia che non possono avere alcune persone.

Così da far scomparire completamente l’inclusione.

La cosa assurda è che ormai ci sembra normale.

Disegno di Alberto Marotta

La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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