Arte & Cultura

L’arte sa nuotare

di Benedetta De Nicola

Ero una bambinetta, giravo per Firenze disincantata, assaporavo la città. D’un tratto, alla mia sinistra, lo vedo. Un Freddie Mercury sott’acqua. Bizzarro, non proprio canonico. Mi piacque, ci ho pensato una vita a quel Freddie, poi, una sera, accedo al mio instagram e lo trovo.

Si tratta di un profilo pieno zeppo di opere d’arte marine, un profilo dove risiedeva anche quel Freddie tanto ammirato. Si chiama L’arte sa nuotare, il progetto del signor Blub, a distanza di anni, intervisto quel piccolo idolo infantile con un orgoglio elefantiaco.

“Mi presento; mi chiamo Blub, come il suono delle bolle sott’acqua, nome scontato visto il nome del progetto l’arte sa nuotare”.

  • Perché questo nome: L’ARTE SA NUOTARE?

Ho scelto l’anonimato perché paradossalmente non mi piace apparire, almeno la mia persona, preferisco che le mie opere parlino, trasmettano qualcosa e una diversa prospettiva alla gente…poi il resto non conta.

 

  • Mi descrive il momento in cui le è venuta questa idea di dipingere opere sott’acqua?

Perché i personaggi che dipingo sono tutti sott’acqua, l’acqua è l’elemento fondamentale per la nostra esistenza, rappresenta anche il nostro inconscio. Siamo un po’ tutti, come si usa dire, con l’acqua alla gola, una crisi generale che però proprio grazie a questo possiamo svoltare e crearci nuove prospettive, vedere le cose in maniera diversa, usare le difficoltà a nostro favore.

  • Ha un artista preferito?

Non esattamente, vado a periodi. Vermeer, Banksy, Black le Rat, Marina Abramovic…un calderone,

  • In base a cosa sceglie i suoi soggetti?

Sono personaggi che hanno creato un valore nel tempo per cosa sono riusciti a trasmettere a trasformare le condizioni a loro contemporanee, nel campo dell’arte, scienza, musica, fino ad oggi. Sono degli esempi, alla fine tutti noi abbiamo il potenziale di cambiare le situazioni. L’idea, poi, mi è venuta in vacanza a Cadaques, in Catalunia, mi era stato richiesto di dipingere uno sportello, come usano fare i pittori locali, non avevo, però, l’intenzione di dipingere le solite marine che si vedevano per le strade. Avevo quasi rinunciato, ma all’improvviso ho avuto questa visione, il bimbo dei miei amici sott’acqua con la maschera sub. Era finita lì, invece tornato a Firenze, spinto da altri amici ho continuato.

Omaggiare la mia città Firenze, ma come?

Altra visione, riprodurre quelle persone che rappresentano il nostro Rinascimento, Monnalisa, Leonardo da Vinci ecc. mi piaceva l’idea, come se camminando per le vie ti incontri il Leonardo o un Lorenzo de Medici, riportarli in vita, proprio davanti a te.

 

  • Ha un sogno artistico da realizzare? Magari l’arte che va a fuoco o l’arte che scappa, una qualsiasi concettualizzazione, sono curiosa.

Mi sento più istintivo che concettuale, meno uso la mente più fluiscono le idee. Le migliori mi sono venute mentre facevo altro…

 

Si conclude così il piccolo viaggio nel mare di Blub, artista che ora sa di aver raggiunto il più grande scopo del “vero” artista.

Comunicare.

 

 

Benedetta De Nicola

Prof. di lettere, attivista fan Marvel da sempre. Ho fondato La Testata e la curo tuttora come caporedattrice e art-director.
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