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Ma cosa sono queste Coblas?

Dopo aver parlato delle rime occitane, oggi vedremo come i trovatori, per organizzare le loro canzoni, utilizzassero periodi strofici o stanze chiamate Coblas.

La coblas è l’unità melodica di base della composizione. Consiste in un numero variabile di versi, con un disegno di rime che si ripete invariato o con variazioni regolate nelle stanze successive.

I versi vanno ripetuti, nelle stanze successive, con stesso ordine, estensione e uscita. L’unica eccezione è data dal genere Descort che vedremo in un’altra sede.

Esistono vari tipi di coblas:

Abbiamo le coblas Singulars, dove le rime cambiano in ogni stanza.

Al contrario in quelle Unissonans, tutte le stanze hanno la stessa rima.

Le coblas Doblas, hanno le rime uguali in ogni due stanze (quindi la prima rima con la seconda, la terza con la quarta, etc).

In quelle Ternas, invece, le rime sono uguali in ogni tre stanze (quindi la prima rima con la seconda e la terza, la quarta con la quinta e la sesta, etc.).

Una particolarità sono le coblas Capcaudadas, “testa-coda”, dove la rima finale di ogni cobla è uguale alla prima rima della cobla successiva.

Le coblas Capfinidas dove una parola (non per forza quella in rima) dell’ultimo verso di ogni stanza viene ripresa nel primo verso della stanza che segue.

Infine le coblas Retrogradadas in cui la rima di ogni stanza viene invertita nella successiva (abcd-dcba). Questo tipo assomiglia alla sestina di Arnaut Daniel che vedremo prossimamente.

Imparare la struttura è importante perché ci aiuta a capire meglio anche le canzoni stesse. Continuate a testarci e ve ne accorgerete.

Al prossimo articolo occitano!

Federica Auricchio

Recupera anche: L’eco delle canzoni occitane.

Federica Auricchio

Sono Federica Auricchio e mi definisco Napoletana dalla nascita, perché nel mio sangue ribollono la musica, la poesia, la bellezza, il comunismo e la felicità. Filologa da un paio di anni combatto le discriminazioni sociali con il sorriso e la penna, amo seminare in campi incolti perché è bello, poi, veder germogliare fiori rari.
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